Dati troppo chiari I pannicelli caldi del ministro Poletti Di Oliviero Widmer Valbonesi Il ministro del lavoro Poletti ha fatto un certo trionfalismo, anzi molta propaganda, sul fatto che nei primi due mesi dell'anno in corso fossero aumentati i posti di lavoro a tempo indeterminato lasciando quasi intendere che ciò fosse merito del Jobs act. Quando un po' tutti gli hanno fatto notare che ciò era il frutto degli incentivi di 8000 euro dati alle imprese per trasformare i contratti da tempo determinato a contratti a tempo indeterminato e che non poteva essere merito del job act ha rilanciato dicendo che comunque a breve avremmo avuto i dati a dargli ragione. Il prof. Ricolfi aveva poi, in nome della trasparenza chiesto che i dati del ministero del lavoro fossero forniti distinguendo bene, in modo da capire quanto fosse merito degli incentivi o della nuova legge. I primi dati dimostrano, purtroppo che la disoccupazione aumenta e tocca il 13% e quella giovanile il 43%. Già il governo era stato smentito nelle sue previsioni di sviluppo con la miracolistica misura degli 80 euro non tramutatasi in sviluppo e consumi pur in presenza di una congiuntura internazionale favorevole come mai era successo negli ultimi anni. Roma, 4 maggio 2015 |